Mi chiamo Michele Turco, sono nato a Piacenza il 24 aprile dell’ormai “lontano” 1971…eh già! sono quarantasette… e se mi guardo indietro devo ammettere che fino ad ora ho trascorso una vita piena di emozioni, sia negative che positive, ed è proprio il mio trascorso che mi ha portato a pormi svariati obbiettivi, in parte realizzati ed in parte da raggiungere. Ho frequentato l’Istituto Tecnico Industriale fino a quando, scoperta questa passione, ho deciso di abbandonare definitivamente gli studi per poter seguire la mia vocazione a tempo pieno. Il mio percorso come tatuatore è incominciato da autodidatta: tutto quello che ho imparato su questo lavoro è frutto dell’esperienza acquisita nel corso degli anni. Tutto iniziò ventinove anni fa quando, all’età di 18 anni, aprì un centro solare. Lo chiamai “Colorado” e, ripensandoci, questa cosa mi fa sorridere: ignaro di quello che sarebbe stato il mio futuro, ero già predisposto (seppur con tecniche diverse) a “colorare” la pelle delle persone e il nome che diedi al mio centro la diceva lunga. Sono molto ambizioso e, per espandere la mia attività, inserii nell’organico un’amica che aveva da poco ottenuto il diploma di estetista; tra le sue varie mansioni vi era il trucco semi-permanente, che praticava con una vecchia macchinetta rotativa. Osservandola lavorare ne rimasi subito folgorato… Continua
DOVEVO PROVARE!! La mia mente cominciò subito a macchinare e un giorno portai un amico nel mio centro solare e lo convinsi a farsi tatuare: gli feci il simbolo della bilancia su una spalla. Ero emozionatissimo. Sentivo per la prima volta entusiasmo in quello che stavo facendo. Era fatta. Non c’era più via d’uscita: quella era la mia strada ed io sentii il bisogno di dedicarmi totalmente a quest’arte. Nacque così il “Tattoo Dreaming” (Sognando Tatuaggi), il mio primo studio. Questo fu solo l’inizio, ma guardo al passato con orgoglio, perché devo ammettere che di battaglie ne ho dovute affrontare parecchie per poter ottenere i risultati che ho raggiunto. Ora ho uno studio rinomato e sono sempre rimasto fedele alla mia Piacenza, che nonostante le difficoltà iniziali, mi ha dato davvero tanto. “Da Cosa Nasce Cosa 2.0”, è il mio attuale studio. Questo nome racchiude in sé l’essenza dei lavori che eseguo: cerco di cogliere il vero significato e le emozioni più profonde di chi mi affida la propria pelle. Per poterlo fare è essenziale cercare di capire la personalità di costoro, portandoli, di conseguenza, a confidenze personali che mi permettono di entrare in contatto con il loro lato più profondo. Questo è l’obbiettivo che mi sono sempre posto ed è per me una grande soddisfazione avere la possibilità di instaurare questo tipo di legame. Sono comunque convinto che non si finisca mai di imparare e questo è il moto che caratterizza il mio stile di vita. Così, ho capito che la tecnica del realismo era effettivamente, per me, una delle migliori espressioni artistiche del tatuaggio, nonché un bellissimo modo per poter esprimere al meglio le mie doti e qualità di tatuatore. La fotografia è sempre stata una mia grande passione, sono sempre alla ricerca dei particolari che contraddistinguono ogni immagine, in modo da valorizzare ogni singolo elemento. Sono convinto che il tatuaggio sia anche e soprattutto intuizione. Ho un carattere molto emotivo, questo mi porta ad avere spesso bisogno di conferme che mi stimolino durante il mio percorso. Sono anche una persona molto precisa e pretendo molto da me stesso, e questa continua sfida mi aiuta a sentirmi vivo. Prediligo il colore, nonostante ad oggi sono tornato a rivalutare il bello del lavoro in bianco e nero. Credo che ogni singola persona sia unica e di conseguenza speciale, perciò ognuno ha diritto ad avere un tatuaggio personale ed irripetibile, studiato appositamente per se stesso, ecco perché non utilizzo cataloghi per la scelta delle immagini. Proprio a questo riguardo, ho intrapreso un nuovo progetto che ancora a d oggi utilizzo:
Le Foglie.
Rappresentano un ciclo vitale. Sappiamo che esiste un linguaggio dei fiori e delle piante, ognuna di queste ha un suo significato emozionale, come ad esempio la camelia indica costanza, ammirazione e gratitudine, oppure la rosa gialla, indica gelosia quindi infedeltà e declino dell’amore. Infinite emozioni da poter rappresentare con i doni di madre natura. Cerco sempre di capire chi si affida a me per un tatuaggio, cercando di rappresentarne l’emozione richiesta, in modo che quando si guarderà rivivrà ogni volta quel sentimento. In più, sicuramente, sarà un metodo di riconoscimento della mia arte sul corpo, inserendo una foglia in un volto, in un paesaggio, su uno sfondo, chi lo vedrà dirà -L’ha fatto Michele!- Ho scelto le foglie perché sono cambiamento. Nascita, vita e morte e poi ancora rinascita. Nascono in primavera, piccole ma già forti e fiere, caratterizzate da colori freschi e vivaci. Poi arriva l’estate, nonostante soffi il vento, la foglia non cadrà, resterà appesa al ramo del proprio albero, saldo alle proprie radici nel terreno. E poi ecco arrivare l’autunno, l’esplosione del colore!
E’ proprio qui che la foglia raggiunge l’apice della sua cromia, colori caldi e fantastici, piccoli giochi di tonalità diverse che affascinano chiunque le sappia osservare attentamente! Infine arriva l’inverno. I colori si spengono, le foglie si staccano definitivamente dal ramo e cadono a terra, segnando così la fine del loro ciclo vitale. Un po’ come l’Araba Fenice che risorge dalle proprie ceneri, anche le foglie rinascono di anno in anno, nel loro ordine e disordine, sempre sullo stesso ramo della stessa pianta, ma mai nella stessa posizione. Non esistono due foglie uguali, come non esistono due persone uguali. Ecco perché le foglie! Anche gli scambi culturali sono essenziali per non fossilizzarsi nelle proprie convinzioni e per ottenere una maggiore conoscenza artistica. Per questo nel corso degli anni ho preso parte a diverse Convention: Italia, Svizzera, Francia, Inghilterra, Germania, Belgio, Stati Uniti, ed ogni manifestazione mi ha sempre donato forti emozioni, sia a livello personale che artistico. E’ gratificante vedere come il mio lavoro venga apprezzato. E’ importante comprendere che il tatuaggio NON E’ SOLO UN LAVORO, ma bensì un UN VERO E PROPRIO STILE DI VITA. Il tatuaggio è passione, amore e, come tale, impegna gran parte della vita. Proprio per questo posso dire che il mio studio sia diventato la mia seconda casa. Credo che chi vi entra percepisca quest’atmosfera famigliare, che cerco di donare ponendo tutta la mia passione in quest’arte. Ho cercato insieme ad Elisa, di rendere l’ambiente il più accogliente possibile, per permettere alle persone di rilassarsi durante la creazione del loro Tattoo. Dal punto di vista igienico – sanitario, posso garantire che nel nostro studio viene prestata estrema attenzione all’igiene. Tutte le norme sanitarie vengono scrupolosamente rispettate e sono in regola. La responsabilità che abbiamo noi tatuatori è enorme, mentre un pitture può sbagliare e gettare la sua tela ricominciando da capo, noi non possiamo assolutamente permettercelo. Guardando il mio lavoro ora mi rendo conto di quanto io sia cresciuto in questi anni e di quanto giorno dopo giorno mi senta sempre più sicuro e stimolato da quello che faccio. Amo infinitamente questo lavoro, e credo che…NON FARO’ MAI ALTRO NELLA VITA! .
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